Il biossido di silicio (additivo alimentare E551) può provocare danni intestinali e infiammazioni nelle persone affette da celiachia o sensibilità al glutine

Un recente studio sui topi ha fatto luce sui potenziali effetti dell’esposizione orale cronica al biossido di silicio (fgSiO2), un comune additivo alimentare, sulla sensibilità alimentare e sulle risposte immunitarie. Questa ricerca è particolarmente rilevante per le persone affette da celiachia e altre sensibilità alimentari.

Il biossido di silicio, un additivo versatile, svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento della qualità e dell'integrità di numerosi prodotti alimentari secchi e in polvere. Può essere trovato negli ingredienti di oltre 2.600 alimenti trasformati in tutto il mondo, dalle zuppe saporite alle spezie aromatiche e persino al latte artificiale. La sua presenza garantisce che gli alimenti rimangano fluidi e privi di grumi antiestetici e non è sempre incluso negli elenchi degli ingredienti.


Lo studio, condotto da un team di ricercatori, mirava a comprendere come l'esposizione al biossido di silicio, sotto forma di biossido di silicio alimentare (fgSiO2), potrebbe influenzare la risposta del sistema immunitario agli antigeni alimentari. Utilizzando modelli murini, i ricercatori hanno studiato gli effetti del biossido di silicio sull'induzione della tolleranza orale (OT) e sull'immunopatologia del glutine.

Il gruppo di ricerca comprendeva Bruno Lamas, Natalia Martins Breyner, Yann Malaisé, Mark Wulczynski, Heather J. Galipeau, Eric Gaultier, Christel Cartier, Elena F. Verdu ed Eric Houdeau. Sono variamente affiliati al Toxalim (Centro di ricerca in tossicologia alimentare), al Team di Endocrinologia e Tossicologia della Barriera Intestinale, INRAE/ENVT/Università Paul Sabatier, Tolosa, Francia; e il Farncombe Family Digestive Health Research Institute, Dipartimento di Medicina, McMaster University, Hamilton, Ontario, Canada.

I loro risultati hanno rivelato che l’esposizione al biossido di silicio ha portato a cambiamenti nella funzione delle cellule immunitarie e nella produzione di citochine nell’intestino. Nello specifico, le cellule dei linfonodi mesenterici (MLN) hanno mostrato una ridotta proliferazione e una ridotta secrezione di citochine regolatorie chiave coinvolte nell'OT, come l'interleuchina 10 (IL10) e il fattore di crescita trasformante beta (TGFβ).

Inoltre, i topi esposti al biossido di silicio hanno mostrato segni di infiammazione intestinale, inclusi livelli aumentati di lipocalina fecale2 (Lcn2) e di interferone gamma (IFNγ). Questa infiammazione è stata associata a un deterioramento della tolleranza orale e ad alterazioni delle popolazioni di cellule immunitarie nell’intestino.

L'esposizione orale cronica al biossido di silicio può peggiorare la sensibilità alimentare

In un modello murino di immunopatologia indotta dal glutine, l’esposizione cronica al biossido di silicio ha esacerbato il danno e l’infiammazione intestinale. Questi effetti sono stati osservati attraverso cambiamenti nel rapporto vilustocrypt e una maggiore infiltrazione di cellule T infiammatorie.

Nel complesso, lo studio suggerisce che l’esposizione orale cronica al biossido di silicio può interrompere l’induzione della tolleranza orale e peggiorare la sensibilità alimentare, in particolare negli individui predisposti a condizioni come la celiachia. Sebbene lo studio sia stato condotto sui topi, i suoi risultati sottolineano la necessità di ulteriori ricerche per esplorare il potenziale legame tra l’esposizione al biossido di silicio e la sensibilità alimentare negli esseri umani.

In conclusione, le persone affette da celiachia e altre sensibilità alimentari potrebbero trarre beneficio dalla comprensione del potenziale impatto degli additivi alimentari come il biossido di silicio sulle loro risposte immunitarie. Ulteriori indagini in quest’area potrebbero fornire preziose informazioni sulle strategie per gestire e mitigare la sensibilità alimentare negli individui affetti.

Maggiori informazioni su Environmental Health Perspectives Journal