Sanità; celiachia: raddoppiata la rete dei presidi nelle Asl del Lazio

Su proposta del vicepresidente Esterino Montino, la Giunta della Regione Lazio ha dato il via libera, durante la sua ultima riunione, all'inserimento di 11 centri nel'elenco dei presidi di rete per la celiachia, che passano così a 22 e, presenti in tutte le Asl, coprono ora l'intero territorio regionale. Il provvedimento è il risultato del gruppo di lavoro sulla celiachia presso la Direzione tutela della salute e sistema sanitario regionale, tra Regione, Asl e Associazioni che in questi mesi ha esaminato le domande pervenute dalle Asl. "I presidi di rete per la celiachia - spiega Esterino Montino, vicepresidente della Giunta della Regione Lazio - sono stati individuati secondo criteri precisi, definiti ed omogenei, con l'obiettivo di rendere capillare sull'intero territorio regionale l'offerta dei servizi sanitari specificamente rivolti ai cittadini con celiachia. Questo consente di offrire un migliore servizio di diagnosi, cura e monitoraggio della malattia. Raddoppiare la Rete dei presidi significa dare una migliore e più adeguata attenzione alla valutazione dei sintomi e quindi maggiore possibilità di diagnosi precoce. Inoltre, nel quadro delle azioni regionali per favorire una migliore qualità della vita delle persone con celiachia, la Regione Lazio ha recentemente allargato, con modalità a carico del servizio sanitario regionale, la possibilità di erogazione alle persone celiache di prodotti senza glutine nei negozi, nei centri commerciali e nelle parafarmacie già autorizzati alla vendita di alimenti per la celiachia. A tale proposito è stato necessario da parte regionale predisporre l'iter per il rimborso agli esercizi commerciali che ora, previa richiesta, possono essere autorizzati".

Nel Lazio nel 2008 sono stati censiti 10.225 cittadini celiaci, di cui circa il 70% femmine e il 30% maschi. In particolare risultano 1.543 i bambini fino a 10 anni d'età. (12 fino a un anno di vita, 220 fino a 3,5 anni e 1.311 fino a 10 anni). Ma secondo stime epidemiologiche è noto che su cento persone 1 è ciliaco. In Italia però a 9 persone su 10 la diagnosi di celiachia non viene tempestivamente formulata. Raddoppiare la Rete dei presidi significa dare una migliore e più adeguata attenzione nella valutazione dei sintomi e della diagnosi precoce. Fonte: Regione Lazio.