Buon pomeriggio, scusate mi rivolgo ai medici presenti o a chi abbia già affrontato lo stesso problema. In relazione alla nota che posto, vi chiedo se essendo io celiaca ma -purtroppo- con segni clinici e seriologici di malattia in corso emersi da un'ulti

Denia: Buon pomeriggio, scusate mi rivolgo ai medici presenti o a chi abbia già affrontato lo stesso problema. In relazione alla nota che posto, vi chiedo se essendo io celiaca ma -purtroppo- con segni clinici e seriologici di malattia in corso emersi da un'ultima gastroscopia di controllo, sarei da considerare "lavoratore a rischio" rispetto all gestione dell'emergenza covid. Mi pongo la questione perché devo capire se devo chiedere di lavorare da casa. Grazie.
Alba: I celiaci che seguono una corretta dieta senza glutine, non sono immunodepressi, non hanno una patologia cronica ma solo una malattia cronica e non hanno più probabilità di qualsiasi altra persona di contrarre il coronavirus,si può leggere quanto scrit to dal Coordinatore Comitato Scientifico Associazione Italiana Celiachia Dr. Marco Silano https://m.facebook.com/groups/34989974315?view=permalink&id=10158739842714316&anchor_composer=false&ref=m_notif&notif_t=feedback_reaction_generic
-- Denia: Alba questo lo so bene, in realtà chiedevo altro nelle mie premesse, ma forse non sono stata chiara. Purtroppo pur essendo convinta di seguire perfettamente una dieta senza glutine ho scoperto da una gastro che il mio intestino non sta bene. Quindi ci sono complicazioni diagnostiche certe.
-- Alba: Denia e allora devi parlarne col medico che ti segue
-- Denia: Alba :) non pensavo di chiedere qui una certificazione, ma volevo intanto confrontarmi.
-- Elena: Denia l'unico consiglio - a prescindere dal lavoro - è di consultare il gastroenterologo
-- Denia: Elena chiedevo confronto, non consigli. Ammenochè voi non siate medici o abbiate lo stesso problema. Mi pare scontato che ne parlerò con il mio medico, ma magari qui qualcuno ha già dovuto gestire lo stesso problema e vuole condividere la propria esperienza. Comunque grazie.
-- Denia: Elena scusami rileggo le tue parole e le trovo veramente poco centrate: non posso prescindere dal lavoro, il mio intervento era calibrato su una questione tecnica. Non sulla diagnosi o sui miei problemi di salute.
-- Elena: Denia il gruppo è a vocazione medica (come è specificato nel regolamento), ma non è possibile sostituirsi al medico in presenza. Di base la celiachia NON è condizione per richiedere il lavoro da casa, quindi la nostra risposta è no... per il resto ripeto il consiglio di consultare il medico
-- Denia: Elena sei un medico? Hai letto la nota che posto?
-- Elena: Denia la mia risposta è basata su questo link https://www.celiachia.it/celiachia-e-coronavirus.../
-- Denia: Elena a me non interessa a nome di cosa parli. Ho postato una nota, che credo sia ufficiale, mi sono rivolta esplicitamente e con educazione ad un medico o a chi avesse affrontato il mio medesimo interrogativo. Ti ringrazio per il tuo intervento, purtroppo non pertinente rispetto alla mia richiesta.
Mariagiovanna: Ti rispondo da medico: la Celiachia non è una malattia che rientri in quelle che permettono la certificazione per il lavoro da casa, se però esistono delle condizioni cliniche che rendono inabili al lavoro, il tuo medico può rilasciarti un certificato di malattia, senza codici riferiti al Covid. Solo chi ti ha in cura può utilizzare la formula più corretta per tutelare la tua salute, ma la celiachia non può essere la motivazione, in quanto pur essendo patologia cronica, non porta a condizioni di scompenso grave, che sono quelle che consentono la possibilità di lavorare da casa, qualora si dimostrasse il rischio probabile di infezione recandosi al lavoro. In sostanza, la regola c’è ma è molto rigida ed è lasciata alla decisione del medico. Devo dire che è stato molto difficile, anche nel periodo più critico, applicare i codici identificativi decisi in questo caso. Molto più semplicemente, abbiamo dovuto rilasciare certificazione di malattia, per poter tutelare i pazienti più critici, per esempio i diabetici o quelli con ipertensione arteriosa o malattie croniche invalidanti di tipo reumatologico. Se tu non stai bene, hai diritto alla malattia ma difficilmente allo smart working. Lavoro in uno studio con 8 medici e ci siamo confrontati spesso su questo argomento, ma purtroppo le conclusioni erano sempre queste, mi dispiace.
-- Cristina: Grazie, la spiegazione è perfetta ed è interessante conoscere anche le "retrospettive" così professionali
-- Mariagiovanna: Cristina grazie ️
-- Denia: Mariagiovanna grazie. A me pare di stare bene, ma ci sono danni evidenti al mio intestino, non so bene se per celiachia refrattaria o per miei errori nella dieta, quindi mi chiedevo se questo mi espone a maggiore rischio. Sono celiaca dal 2003 e sono sempre stata asintomatica e molto attenta nell'evitare il glutine. Grazie mille per la tua precisione nel rispondermi.