Breve guida su come affrontare la celiachia
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Iscriviti subito cliccando qui!Aumento del rischio di malattie autoimmuni e celiachia nelle donne con insufficienza ovarica primaria

Approccio allo studio e raccolta dati
Questo studio ha analizzato le cartelle cliniche elettroniche di due importanti sistemi sanitari dello Utah, coprendo i dati dal 1995 al 2022. I ricercatori hanno identificato 610 donne con diagnosi di insufficienza ovarica primaria e ne hanno esaminato l'accuratezza delle cartelle cliniche. Utilizzando database genealogici, hanno anche identificato i parenti di primo, secondo e terzo grado di queste donne. La presenza di malattie autoimmuni è stata determinata esaminando le cartelle cliniche e i livelli di rischio sono stati confrontati con quelli della popolazione generale.
Risultati principali: elevata prevalenza di malattie autoimmuni nelle donne con insufficienza ovarica primaria
Lo studio ha rivelato che il 25% delle donne con insufficienza ovarica primaria soffriva di almeno una malattia autoimmune. Diverse patologie autoimmuni erano significativamente più comuni in queste donne rispetto alla popolazione generale:
- Celiachia – 7,5 volte più probabile
- Ipotiroidismo autoimmune: 6,9 volte più probabile
- Insufficienza surrenalica – 4,7 volte più probabile
- Diabete di tipo 1: 4,1 volte più probabile
- Artrite reumatoide – 5,7 volte più probabile
- Psoriasi – 3,9 volte più probabile
- Lupus eritematoso sistemico: 4,4 volte più probabile
- Vitiligine – 15,3 volte più probabile
Nonostante la forte correlazione tra insufficienza ovarica primaria e malattie autoimmuni, lo studio non ha rilevato un aumento del rischio di queste patologie tra i familiari delle donne affette. Ciò suggerisce che fattori oltre alla genetica, come fattori scatenanti ormonali o ambientali, possano contribuire allo sviluppo di malattie autoimmuni nelle donne con insufficienza ovarica primaria.
Malattie autoimmuni endocrine e il loro impatto
Molte delle malattie autoimmuni osservate nelle donne con insufficienza ovarica primaria sono collegate a disfunzioni del sistema endocrino.
Le patologie della tiroide, in particolare l'ipotiroidismo, sono risultate la patologia autoimmune più comune in queste donne, colpendone quasi il 20%. Questo dato è in linea con precedenti ricerche che collegano la funzionalità ovarica a quella tiroidea.
Anche l'insufficienza surrenalica, un altro disturbo ormonale, è risultata significativamente aumentata. Questa condizione, che compromette la capacità dell'organismo di produrre ormoni essenziali, si verifica spesso in concomitanza con altre patologie autoimmuni.
Anche il diabete di tipo 1, causato da un attacco immunitario alle cellule che producono insulina, era più comune nelle donne con insufficienza ovarica primaria. I ricercatori hanno osservato che molte di queste donne soffrivano anche di disturbi della tiroide, una combinazione che è stata collegata a sindromi autoimmuni che colpiscono diverse ghiandole.
Malattie autoimmuni non endocrine: il legame con la celiachia
Oltre ai disturbi ormonali, le donne con insufficienza ovarica primaria presentavano anche un rischio maggiore di sviluppare diverse malattie autoimmuni non endocrine, tra cui l'artrite reumatoide, il lupus, la vitiligine, la psoriasi e la celiachia.
Il legame tra celiachia e insufficienza ovarica primaria è particolarmente evidente. La celiachia è una malattia autoimmune in cui l'ingestione di glutine provoca danni all'intestino tenue. Lo studio ha rilevato che le donne con insufficienza ovarica primaria avevano una probabilità 7,5 volte maggiore di essere affette da celiachia rispetto alla popolazione generale. Questa correlazione suggerisce che le donne con insufficienza ovarica dovrebbero sottoporsi a screening per la celiachia, soprattutto se manifestano sintomi come problemi digestivi, carenze nutrizionali o infertilità inspiegabile.
Perché i membri della famiglia non erano a maggior rischio
Sebbene le donne con insufficienza ovarica primaria avessero una maggiore probabilità di sviluppare malattie autoimmuni, i loro familiari non condividevano questo aumento di rischio. Questa scoperta indica che la genetica da sola potrebbe non essere il fattore principale delle malattie autoimmuni in queste donne. Piuttosto, l'esposizione ambientale, i cambiamenti ormonali o la disregolazione del sistema immunitario potrebbero svolgere un ruolo chiave. I ricercatori hanno anche suggerito che le differenze nei livelli degli ormoni sessuali, in particolare estrogeni e androgeni, potrebbero influenzare lo sviluppo delle malattie autoimmuni, poiché è noto che questi ormoni influenzano la funzione immunitaria.
Cosa significa questo per le persone affette da celiachia
Per le persone affette da celiachia, questo studio evidenzia un'importante associazione tra malattie autoimmuni e salute riproduttiva. Le donne a cui è stata diagnosticata la celiachia, in particolare quelle con mestruazioni irregolari o menopausa precoce, dovrebbero discutere la funzionalità ovarica con il proprio medico. Analogamente, le donne a cui è stata diagnosticata un'insufficienza ovarica primaria dovrebbero prendere in considerazione lo screening per la celiachia e altre malattie autoimmuni.
Lo studio sottolinea inoltre l'importanza della diagnosi e dell'intervento precoci. Poiché le malattie autoimmuni spesso si raggruppano, riconoscere e gestire una condizione può aiutare a prevenire le complicanze di altre. Le donne con insufficienza ovarica primaria possono trarre beneficio da screening regolari per le malattie autoimmuni, tra cui celiachia, disturbi della tiroide e insufficienza surrenalica.
Conclusione: un appello per una maggiore consapevolezza e screening
Questa ricerca rafforza la forte correlazione tra insufficienza ovarica primaria e malattie autoimmuni, tra cui la celiachia. Sebbene i meccanismi esatti rimangano poco chiari, i risultati suggeriscono che le donne con insufficienza ovarica dovrebbero essere monitorate per le malattie autoimmuni. Una maggiore consapevolezza e uno screening proattivo possono aiutare a gestire queste malattie in modo più precoce, migliorando la salute generale e la qualità della vita delle persone colpite.
Per chi soffre di celiachia, questo studio è un promemoria del più ampio impatto che le malattie autoimmuni possono avere sull'organismo, in particolare sulla salute riproduttiva. Comprendere queste connessioni può portare a cure mediche migliori, diagnosi precoci e strategie di gestione più efficaci per chi convive con la celiachia e altre malattie autoimmuni.