Una speranza per i malati di celiachia da Avellino

Avellino - Secondo i sondaggi, si stima che una persona su 200 è affetta da una delle forme più diffuse di intolleranza alimentare, la celiachia. La malattia si manifesta essenzialmente in individui che hanno una predisposizione genetica e in seguito a ingestione di alimenti contenenti il glutine del grano e proteine analoghe presenti in altri cereali di uso comune quali orzo e segale.

Avellino - Secondo i sondaggi, si stima che una persona su 200 è affetta da una delle forme più diffuse di intolleranza alimentare, la celiachia. La malattia si manifesta essenzialmente in individui che hanno una predisposizione genetica e in seguito a ingestione di alimenti contenenti il glutine del grano e proteine analoghe presenti in altri cereali di uso comune quali orzo e segale.
L’unico approccio terapeutico attualmente riconosciuto valido è la dieta completamente priva di glutine,da seguire per sempre. Il glutine, però, non può essere eliminato dagli alimenti perché serve a mantenerne la struttura e a garantire le proprietà di “elasticità” dopo la cottura.
Numerose evidenze sperimentali indicano che il danno intestinale è prodotto da un alterata risposta immunitaria nei confronti di tale prodotto. Sulla scorta delle conoscenze immunologiche della patologia è stata ipotizzata dal C.N.R. (Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Avellino la possibilità di bloccare preventivamente la presentazione del glutine agli agenti responsabili della risposta immunitaria (linfociti T) attraverso un particolare processo enzimatico.
Un aspetto estremamente interessante che è emerso nel corso della ricerca ha riguardato la possibilità di effettuare direttamente il trattamento enzimatico sulla farina anziché sul glutine estratto, mantenendo la stessa efficacia anti-infiammatoria. Obiettivo della ricerca, finanziata dall’ Assessorato alla ricerca scientifica e innovazione tecnologica della Provincia di Avellino, coordinato dall’assessore Emilio Ruggiero, consiste nel validare la capacità del trattamento enzimatico della farina di frumento per bloccare l’effetto tossico del glutine in pazienti celiaci.
Se i risultati dimostreranno la validità della ricerca condotta dal C.N.R. di Avellino, la Provincia di Avellino avrà aiutato milioni di persone di tutto il mondo.

irpinianews.it