Celiachia, il consigliere regionale Gaetano Fierro scrive ai ristoratori Lucani

Il consigliere regionale della Basilicata Gaetano Fierro ha inviato una lettera aperta a tutti i ristoratori della regione per porre l'attenzione sulla particolare condizione che il celiaco si trova a dover affrontare nel mangiare fuori casa.

 

La presente nota intende richiamare l’attenzione degli esercenti della ristorazione regionale verso le persone affette da celiachia.
La celiachia, o intolleranza alimentare permanente di origine genetica, obbliga i soggetti celiaci ad osservare, per tutta la vita, una dieta rigorosamente priva di glutine. Il glutine, sostanza proteica presente nel grano, orzo, avena, segale, kamut, farro, se assunto anche in quantità minime, provoca nei celiaci reazioni dannose per l’intestino e per l’organismo in generale, non momentanee e non violente. Riuscire a garantire un pasto sicuro a tutti gli intolleranti al glutine (bambini ed adulti), specie nel periodo estivo caratterizzato da continui spostamenti e viaggi, rappresenta un tassello fondamentale verso il reale miglioramento della qualità della vita di ogni individuo. Infatti, il momento del pasto, oltre a rappresentare un’esigenza primaria per il nostro organismo, rappresenta un’indiscussa necessità di vita sociale, perché stare insieme agli altri, attorno ad una tavola, permette di condividere le proprie esperienze ed è determinante per sentirsi normali e partecipi.
Purtroppo, però, ancora oggi, nella maggior parte dei locali della nostra regione, il pasto fuori casa rappresenta per il celiaco il vero problema per il suo reale e normale inserimento nella vita sociale. Ogni volta che il celiaco deve pranzare fuori casa, egli è costretto ad informarsi dal personale del locale se è a conoscenza della patologia, se è in grado di assicurargli un pasto senza glutine sicuro, se conosce il problema della contaminazione, ecc., il tutto con grandi implicazioni psicologiche, ansiogene e sociali. Molto spesso, egli, per queste sue lecite domande, viene scambiato per un “rompiscatole” malfidato e diffidedente.

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