Locali non appartenenti al circuito Aic che preparano la pizza infornandola in teglie separate ma nello stesso forno a legna...vi fidate???

Locali non appartenenti al circuito Aic che preparano la pizza infornandola in teglie separate ma nello stesso forno a legna...vi fidate??? (20:26:30 19-06-2012)

Mari : Non è questione di fidarsi o meno perchè ad esempio in casa io utilizzo lo stesso forno delle pizze che mangiano in famiglia con glutine. Magari una piccola contaminazione non può far nulla ma la responsabilità è mia e la cosa rimane li, non do pizze a mille persone celiache....Qui il problema principale è che questi locali forse non sono adibiti a fare pizze senza glutine. Devono avere la licenza, indipendentemente dal circuito aic e io personalmente non ci andrei a mangiare una pizza li. Prima dovrebbero mettersi in regola, poi magari................non si scherza su queste cose!
Marco : Se non sono nel circuito AIC vuol dire che non fanno le cose in un certo modo. Quel certo modo serve a tutelare le persone... Non hanno semplicemente un forno separato, ma anche un locale separato. Ammesso e non concesso che ti facciano la pizza lessa (chiudere la pizza dentro una "cofana" per non farla inquinare ... equivale a lessarla ... solo all'idea mi viene male) come la preparano? Nello stesso locale o in una stanza a parte?
Daniela : se sanno cos'è la celiachia non le prepareranno mai nello stesso forno a legna(anche mettendo una teglia che impedisce il contatto con la base del forno sicuramente contaminata, in cottura la contaminazione credo sia inevitabile), in genere usano un forno elettrico per le pizze gluten free(a meno che, ovviamente, non si tratti di locali specializzati, che hanno un forno a legna dedicato), anche locali non nel circuito AIC ma gestiti da persone informate. Io trovo che sia limitante andare solo nei locali AIC così come lo è consumare solo i prodotti nel prontuario...mi fa un po' l'effetto di "terrorismo psicologico". Basta fare pooche domande al ristoratore per capire se ci si può fidare o meno. Comunque pretendere anche un locale a parte mi pare esagerato: a casa tua prepari le cose gluten free in una stanza diversa?
Marco : Daniela, a casa tua fai quello che vuoi. Io a mio figlio, finchè posso, cerco di insegnare la cura di se stesso. La responsabilità della sua salute, solo adesso è mia. Quando sarà grande, sarà sua. Se inizio ad insegnarli che è "terrorismo psicologico" e che il prontuario è limitante ... La domanda di Flo era : vi fidereste? Io ho risposto. No. E ho motivato la mia risposta. Le persone informate sanno anche che l'AIC fa pubblicità al locale. Quindi la spesa iniziale è ammortizzata in poco tempo. Le persone informate, dove si sono informate? Ci sono corsi tenuto appositamente dalle provincie. Dalle associazioni di categori. Quindi non solo AIC.
Marco : Conosco un pasticcere che fa dolci su ordinazione, rigorosamente senza glutine. Ma non è nel circuito AIC. Questa è una persona che conosco da lunga data e so come lavora. Mi ha assicurato che pulisce il laboratorio e che non prepara altro. Per questo ha bisogno di almento quattro/cinque giorni per organizzarsi bene il lavoro. In una pizzeria, all'ora di punta ... hai mai servito le pizze? In una cucina, all'ora di punta, sei mai andata a prendere qualche cosa da portare in sala? ... Per questo fanno organizzare i locali con locali separati. Per evitare che nella confusione succedano casini. A casa è un'altra storia. Ci si è organizzati al meglio. Si fanno le cose secondo uno schema preciso. Prima le cose senza glutine e poi il resto (immagino che sia così per tutti). Se Flo conosce il gestore e si fida di lui, è un'altra storia.
Daniela : ci sono ristoratori che sperimentano la celiachia in famiglia e sono molto informati senza passare per l'AIC
Daniela : sono cresciuta in un ristorante, e sono celiaca, so cosa vuol dire ora di punta il sabato sera in un locale ;)
Flo : io sono molto scettica, ma i proprietari di qst locale hanno parenti celiaci quini mi dicono di essere informati...ma finora non ho mai preso la pizza e ho preferito chiedere consiglio qui...
Daniela : se vogliono preparartela nello stesso forno a legna direi che tanto informati non sono: sicura non abbiano un forno a parte?
Marco : Hahahahaha Daniela. Flo. La mia te l'ho detta. Aggiungo: il ristorante dove porto mio figlio ha due fratelli che lo gestiscono. La figlia del cuoco sembrava essere intollerante. Si sono informati e hanno rivoluzionato il ristorante/pizzeria. Poi la figlia non è risultata intolleranta al glutine, ma allergica ad altre cose. Forse questi due fratelli si sono impegnati un pochino di più ;) Se il ristorante in questione non ha avuto il bollino AIC, un motivo ci deve essere, ammesso che si siano informati per bene.
Marco : PS: La maestra di mio figlio, ha sempre detto di sapere cosa sia la celiacia. Perchè un cucino è intollerante. Ma ha imparato le cose a "bastonate" sulle gengive. Occhio che sapere cosa sia e come fare per bene le cose, non è proprio la stessa cosa ;)
Mari : Guarda Marco credo che comunque ci siano prodotti e ristoranti con attenzioni particolari nei confronti di noi celiaci che non sono registrati all'AiC solo per questioni di soldi ecc..ciò non vuol dire che non siano a norma..Non bisogna sempre essere drastici..ci vuole anche un pò di elasticità!Non è il simbolino dell'Aic che fa sempre la differenza.
Marco : Quarda. Io penso che chi ci tiene alla propria immagine (parlo dei ristoranti) non vada molto per il sottile con i soldi. Sanno che è un investimento. Il personale dell'AIC fa controlli periodici (2 volte l'anno, senza avvisare il gestore, non come altri ispettodi di mia conoscenza che avvisano il controllato .... per tempo). Solo che la serenità di mio figlio... la voglio certificata ;) Lui ha rinunciato a tutto senza protestare. Ogni tanto si lascia andare ad un pochino autocommiserazione. Quando vede la spiga sbarrata si illumina. Ha un sorriso che mi scalda dentro. Sono piccole conquiste, per lui. Sulla salute di mio figlio non sono per niente elastico. Per lui divento un caterpillar. Mi si stringe il cuore quando mangia cose orribili e dice che sono buone. Al festival della pizza dalle mie parti un ristorante ha preparato pizze senza glutine. Erano la cosa più buona che abbia mangiato. Non perchè la pizza fosse buona (anzi). Era una conquista. E ho il dubbio che lo dica per farci contenti... il mio piccolo eroe ;)
Mari : ti capisco e hai ragione, è meglio se c'è una garanzia quale il simbolo dell'aic e la spiga sbarrata, ma comunque ci sono ristoranti seri e aziende altrettanto qualificate e serie che fanno prodotti senza glutine prendendo tutti gli accorgimenti necessari e per legge...basta informarsi e andare in quelli...:)
Marco : Ok, che trovino un altro simbolo. All'AIC va riconosciuto che sono battaglieri. Non come altre associazioni dei consumatori, che parlano parlano e quando hai bisogno ti lasciano in braghe di tela. Mi vanno bene anche i DSPoint per intenderci. Anche loro fanno formazione al personale come l'AIC. Sai anche tu che anche il cameriere può metterci del suo :D Anche se era per ragranellare qualche soldino durante gli studi, ho avuto qualche volta la tentazione di "vendicarmi" con qualche ... cliente. Presente quelli che torturano in sala?
Nino : io vado in una pizzeria che non risulta più iscritta all'aic (fino ad un paio di anni fa risultava) che in ogni modo preparano la pizza in una cucina a parte e in un forno separato,li conosco da anni e sono persone eccellenti..il forno in comune nn mi convince tanto xk qualke residuo di farina rimane sempre...io x sicurezzqa nn mi azzarderei!
Bruja : anche io come nicola ero al corrente che il forno in comune con i dovuti accorgimenti, non è un problema. addirittura sapevo che se si usa la farina di riso per stendete anche la pizza normale si può usare lo stesso forno senza teglie aggiuntive..cmq essere celiaci a volte innesca dei meccanismi mentali di sfiducia e paranoia (e io sono la prima)per cui le cose semplici a volte diventano complesse..