Il loro studio, "Threshold for Undergoing Celiac Disease Diagnosis in Pediatric Type 1 Diabetes Mellitus Patients" è stato presentato alla conferenza dell'American College of Gastroenterology 2021. Il team investigativo comprendeva Laurel Wood, MD, e colleghi variamente affiliati all'Università di Chicago.
Per lo studio, hanno esaminato i dati del grafico su pazienti di età inferiore a 21 anni a cui era stato diagnosticato sia il diabete di tipo 1 che la celiachia e trattati presso l'Università di Chicago. I dati includevano la diagnosi del paziente, i risultati patologici, i risultati dei test sierologici e i dati demografici del paziente.
In tutto, il 52% dei pazienti era di sesso femminile, l'86% era bianco, il 5% era ispanico o latino, il 5% era asiatico, il 3% era nero e il 6% era di etnia sconosciuta.
Il team ha trovato un totale di sessantatre pazienti con diagnosi di diabete di tipo 1 e malattia celiaca. Sette bambini con diagnosi di diabete di tipo 1 che inizialmente avevano risultati negativi allo screening per la celiachia sono diventati positivi fino a 7,25 anni dopo, il che dimostra l'importanza di uno screening regolare.
I tipici pazienti con T1DM hanno ricevuto il primo screening per la celiachia entro una media di 2,29 anni dopo la diagnosi di T1DM. Le diagnosi di celiachia includevano sedici casi con la sola sierologia (16), trentanove con biopsia duodenale (39) e altri otto.
TTG ed EMA hanno mostrato una forte correlazione, mentre alti DGP IgA e DGP IgG non erano necessariamente i migliori indicatori o danno alla mucosa duodenale nei pazienti con diabete di tipo 1.
Per comprendere più a fondo l'utilità degli anticorpi della celiachia nel predire la gravità della malattia nei bambini con diabete di tipo 1, il team suggerisce studi con campioni più grandi di pazienti con diabete di tipo 1 con punteggi Marsh inferiori a 3 e aumento della sierologia della malattia celiaca.
Hanno scoperto che le persone con diabete mellito di tipo 1 (T1DM) corrono un rischio di sviluppare la celiachia che è da cinque a sette volte superiore rispetto alla popolazione generale.