Test casalingo per la celiachia: Xeliac test

Si calcola che per ogni caso diagnosticato di celiachia, sette siano ancora da scoprire.
La celiachia si manifesta tramite sintomi sospetti come diarrea, gonfiori addominali e diarrea, ed è perciò una malattia subdola, difficile da riconoscere.

Xeliac Test è, a oggi in Italia, il primo e unico test per la diagnosi della celiachia che si può fare comodamente a casa. È semplice, affidabile e basta una goccia di sangue.
Il test determina la presenza degli anticorpi IgA anti-transglutaminasi che, ad oggi, rappresentano il marcatore immunologico più sensibile per la diagnosi della celiachia.

 

Si calcola che per ogni caso diagnosticato di celiachia, sette siano ancora da scoprire.
La celiachia si manifesta tramite sintomi sospetti come diarrea, gonfiori addominali e diarrea, ed è perciò una malattia subdola, difficile da riconoscere.

Xeliac Test è, a oggi in Italia, il primo e unico test per la diagnosi della celiachia che si può fare comodamente a casa. È semplice, affidabile e basta una goccia di sangue.
Il test determina la presenza degli anticorpi IgA anti-transglutaminasi che, ad oggi, rappresentano il marcatore immunologico più sensibile per la diagnosi della celiachia.

 

Il test è molto semplice da eseguire:

  1. Come prima cosa occorre disporre tutti gli strumenti a portata di mano (stick, capillare, etc.) e disinfettare il dito con l’apposita salvietta.
  2. Successivamente si deve procedere pungendo il dito con la lancetta per provocare la fuoriuscita di una goccia di sangue (bastano 10ul di sangue).
  3. Appena il sangue fluisce si deve appoggiare il capillare in vetro e attendere che si riempa.
  4. Il più è fatto: si deve solamente inserire il capillare nella provetta contenente il diluente, agitare fino a far mescolare il sangue con la soluzione e quindi immettere lo stick reattivo.
    Il risultato si ottiene dopo qualche minuto: se appaiono 2 linee il test è positivo, se ne appare solo una il test è negativo.

Xeliac Test, in uno studio eseguito su 149 campioni clinici in cui si sono confrontati i risultati con la biopsia, ha dato i seguenti risultati:

  • 7 falsi positivi;
  • 3 falsi negativi;

diagnosticando correttamente la celiachia a 78 persone.
La sensibilità è quindi del 96,3%, mentre la specificità è dell’89,7%.

La Celiachia è una malattia autoimmune che si manifesta a livello gastrointestinale dovuto ad un’intolleranza permanente al glutine, un complesso di proteine che si trovano nel grano, nell’orzo, nella segale e in tutti i cibi che li contengono.

Nei soggetti celiaci l’intolleranza al glutine si manifesta con una risposta immunitaria che implica la produzione di specifici anticorpi (IgA anti- transglutaminasi tissutale).
Tale risposta immunitaria scatena un attacco a livello di mucosa intestinale che conduce all’atrofia dei villi intestinali.
L’intestino tenue è un tubo di circa 35 mm di diametro e di 5 m di lunghezza che va dal duodeno al colon. E’ la sede principale dell’assorbimento delle sostanze nutritive nel circolo sanguigno. La parete dell’intestino tenue è ricoperta da minuscole sporgenze digitiformi, chiamate villi.
La funzione dei villi è quella di assorbire vitamine, minerali e altri nutrimenti dal cibo che viene ingerito.
L’atrofia dei villi, ovvero un loro appiattimento, porta ad una condizione di malassorbimento.

 

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