Una ipotesi per la cura della celiachia

Riceviamo da un nostro lettore e pubblichiamo fedelmente.

Nei soggetti celiaci la digestione del glutine si interrompe a livello del frammento di gliadina, che essendo ovviamente un polipeptide, composto da 33 aminoacidi è altamente tossico, perchè viene riconosciuto dall'organismo come non self, e per tale motivo scatena una reazione immunitaria che porta a quelle alterazioni  anatomo patologiche, causa di malassorbimento.
per questo motivo ho detto che se i biochimici ci dicono qual'è l'aminoacido terminale della gliadina e quale l'enzima che interviene a questo livello, è possibile che in questo modo si riesca a digerire la gliadina, partendo dal presupposto, peraltro presente anche in altre situazioni di maldigestione,che gli enzimi a valle di tale passaggio ci sono tutti e che non intervengono semplicemente perché la reazione si è interrotta prima.E' possibile anche fare un'altra prova che ho già pensato di fare su qualche paziente celiaco ed è quella di verificare se la somministrazione di enzimi pancreatici, come il PANCREX, possa consentire la digestione della gliadina.In questo caso la ripresa  dei prodotti con glutine comporta subito un aumento delle antitransglutaminasi, che se però non avviene nel caso di somministrazione di Pancrex, vuol dire che la gliadina è stata digerita per la presenza dell'enzima mancante.Allo stesso tempo penso che questa ipotesi difficilmente si verificherà, perché l'enzima mancante si trova a livello dei villi intestinali.Fare una prova su qualche paziente può essere interessante, perché il risultato darà comunque utili informazioni.Infatti in caso di risultato negativo possiamo dire con sicurezza che l'enzima mancante non è contenuto negli enzimi pancreatici e che perciò molto probabilmente è da ricercare a livello dei villi.Se invece il risultato è positivo e in questo caso significa davvero essere fortunati,vuol dire che si è trovato l'enzima mancante. Io non so se questa prova sia stata già fatta,ma penso che valga la pena di verificarla, in attesa di un riconoscimento da parte dei biochimici dell'aminoacido terminale della gliadina con il relativo enzima.Ho tra i miei pazienti un celiaco che si rifiuta di eliminare il glutine dalla sua dieta, data la non tenera età,per cui voglio verificare se la somministrazione di Pancrex farà scomparire le antitrasglutaminasi. La stessa cosa potranno fare altri colleghi, interessati al problema, in modo da verificare la validità di tale ipotesi.

Io stesso ritengo che è molto difficile che ciò sia vero, però allo stesso tempo non vorrei che la soluzione possa essere più vicina di quanto si pensi e che ce la lasciamo sfuggire.

Ferdinando Carotenuto