sera a tutti avrei un domanda per chi mi puó aiutare. Sono stata diagnosticata a luglio pur avendo gli anticorpi TOTALMENTE negativi, ora a distanza di sei mesi ho la visita di controllo, e mi hanno chiesto di ripetere gli esami... secondo voi ha senso

Commenti: sera a tutti avrei un domanda per chi mi puó aiutare. Sono stata diagnosticata a luglio pur avendo gli anticorpi TOTALMENTE negativi, ora a distanza di sei mesi ho la visita di controllo, e mi hanno chiesto di ripetere gli esami... secondo voi ha senso visto che erano già negativi alla diagnosi e con la dieta non possono di certo diventare positivi?
Elena: avevi la gastro positiva ovviamente? Comunque tutti i diagnosticati celiaci fanno esami periodici x controllare che la dieta sia fatta bene
Lucia: si marsh 1. So che bisogna fare esami periodici, ma se i miei erano negativi alla diagnosi ha senso farli? io non devo controllare che i valori rientrino, quindi mi sembra insensato
Gianluca: con marsh 1 e anticorpi negativi, in presenza di dieta normale ed assenza di deficit di IgA, la diagnosi di celiachia è molto dubbia, per cui ritengo sia un caso da valutare con estrema cura
Lucia: ho anche l'osteoporosi a causa della celiachia, dubito che a 20'anni sia normale se non collegato alla celiachia
Gianluca: l'osteoporosi può derivare da altre cause, che, misconosciute e scambiate per celiachia, potrebbero provocare danni. Perciò ho detto che è una diagnosi da valutare con cura
Lucia: questo l'ha valutato il medico che mi ha diagnosticata, insieme agli altri sentomi che avevo e che non ho piú da quando sono a dieta, la domanda era un'altra e. chiedevo se era o meno necessario ripetere esami di controllo riguardanti gli anticorpi che si positivizzano a dieta libera o per contaminazione, ma non nel mio caso
Dalila: Sinceramente una diagnosi come la tua sarebbe da mettere in dubbio. Comunque visto che hai un medico che ti segue, segui il protocollo che ti ha prescritto.....
Lucia: non è stato il medico che mi ha diagnosticata a prescrivermi le analisi, ma l'infermiera che ha risposto al telefono quando ho preso l'appuntamento, e visto che non era il medico non ho voluto chiedere a lei
Mena: io marsh uno anticorpi poco sopra la norma e nn mi hanno dato certificazione
Lucia: non è la mia diagnosi la questione
Gianluca: invece è proprio la diagnosi la questione. Personalmente ritengo, essendo in atto le condizioni di cui ho parlato prima, ovvero esami fatti in dieta con glutine e IgA totali normali, che sia una diagnosi molto dubbia. Pertanto, non sono uso, nella mia pratica clinica, di dare al paziente un follow-up normale prima di aver fatto una diagnosi certa.
Lucia: mi hanno visitata due gastroenteorologi diversi, tra i quali uno che si occupa solo di celiachia, e guardando l'intero quadro clinico mi hanno diagnosticata celiaca, non capisco il perchè mettere in dubbio la loro diagnosi, visto e considerato che la quasi totalità dei sintomi è sparita con la dieta!
Gianluca: perchè lo dicono le linee guida internazionali. Circa la scomparsa dei sintomi, potrebbe essere data da una gluten sensitivity. Naturalmente non metto in dubbio l'operato dei colleghi, se non altro perchè hanno avuto la possibilità di visitarla dal vivo, il che è sempre superiore a qualsiasi parere dato online. Ma, dato che qui si chiede la nostra opinione, come medico mi tocca darla al completo: non posso essere obbligato a credere in una diagnosi su cui ho dei dubbi, nè tantomeno posso essere obbligato a dare per forza consigli di gestione di un quadro su cui ritengo debba essere fatta chiarezza. Mi chiedo, a questo punto, come mai non chiede direttamente ai medici che l'hanno diagnosticata?
Lucia: perchè non ci posso parlare sino a che non avró appuntamento per la visita e l'appuntamento me lo darà l'infermiera quando avró fatto gli esami da portare, volevo capire se era davvero necessario data la situazione
Gianluca: ritengo sia deontologicamente corretto fornire le indicazioni ai pazienti. Sono sicuro che se fa una capatina in ospedale il collega non esiterà a spiegarle il tutto e a chiarire la situazione
Lucia: allora andró in ospedale e vedo cosa mi dicono