Il veleno dei vermi parassiti può aiutare a curare la celiachia?

Uno scienziato ha ricevuto quasi 2 milioni di dollari per studiare come il veleno dei vermi parassiti, chiamati nematodi, consente loro di vivere inosservati nei nostri corpi. Spera che possa portare a nuovi trattamenti per la celiachia e altre malattie infiammatorie.

Il fatto è che quasi una persona su quattro sulla terra è infettata da vermi parassiti chiamati nematodi. Secondo Wikipedia, i nematodi che comunemente parassitano gli esseri umani includono ascaridi (Ascaris), filarie, anchilostomi, ossiuri (Enterobius) e tricocefali (Trichuris trichiura). Questi minuscoli vermi penetrano silenziosamente nel nostro corpo, ma alcuni tipi di questi nematodi possono causare cecità o morte.

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Una cosa che tutti i nematodi hanno in comune è la capacità di ingannare il nostro corpo facendogli credere che non siano nemmeno lì. Rilasciando un veleno che nasconde la loro presenza, i nematodi evitano il rilevamento da parte del corpo umano e quindi si propagano. Il veleno sopprime anche l'infiammazione che altrimenti renderebbe nota la presenza dei vermi al corpo.

Abbiamo scritto più di un articolo sulla promessa degli anchilostomi e del veleno degli anchilostomi nel trattamento delle malattie infiammatorie, come la celiachia. 

Alcuni di questi articoli includono: 

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L'argomento è stato anche un argomento popolare sui forum senza glutine di Celiac.com.

Poiché i nematodi, compresi gli anchilostomi, sono così bravi a mascherare la loro presenza, vengono spesso rilevati solo quando i medici iniziano ad affrontare alcuni sintomi esteriori causati dalla loro propagazione incontrollata. Molti ricercatori pensano che il veleno dei nematodi potrebbe aiutare a sviluppare farmaci per trattare numerose condizioni antinfiammatorie. 

L'idea è così promettente che il National Institute of Health (NIH) ha recentemente assegnato al parassitologo Adler Dillman 1,8 milioni di dollari per capire come questi vermi usano il loro veleno per non essere rilevati nei nostri corpi. Dillman spera che la ricerca possa un giorno aiutare a curare i disturbi autoimmuni, inclusa la celiachia.

Resta sintonizzato per ulteriori informazioni sugli sviluppi all'avanguardia e interessanti per la celiachia.

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