Spaghetti di riso al ristorante cinese sono adatti ai celiaci?

Silvia :ma secondo voi , gli spaghetti di riso che si trovano al ristorante cinese,si possono mangiare???????? grazie

Silvia : Io gli ho sempre magiati senza problemi e nn sono mai stata male :)
Valentina : io anke li ho sempre mangiati..ma sicuramente le cotture sn nei bollitori cn la pasta normale..:( io nn ho mai avuto problemi kmq...
Alexandra : io li mangio (chiedo non mettano salsa di soia) e in più da anni me li compro nei loro negozi da cuocere a casa, mi piacciono da impazzire!
Silvia : grazie....ma la salsa di soia???????
Alexandra : la salsa di soia non la faccio mettere!!
Silvia : per favore mi dite che piatti mangiate al ristorante cinese? Mia figlia di 15 anni desidera tanto tornare al cinese ma non so cosa prenderle...
Silvia : Grazie mille
Alexandra : riso bianco, spaghetti di soia o di riso con verdure chiedendo di NON mettere salsa di soia, gamberi arrosto, calamari alla piastra, verdure varie sempre chiedendo di non mettere la salsa di soia...
Silvia : anche i spaghetti di soia sono permessi??????????????
Alexandra : beh sono di soia...
Cristina : l'unico problema è in quale acqua li fanno bollire... io non vado al Cinese da decenni... oramai se capita preferisco il giapponese =)
Alexandra : al giapponese ci mangio da sempre e pure al cinese, anche se con qualche limitazione in più. comunque, non credo ci sia problema per l'acqua in cui li fanno bollire, anche perché di robe di frumento ne usano ben poca o quasi niente e comunque non vanno fatti bollire ma solo fatti rinvenire in acqua calda, così come quelli di riso. Se li facessero cuocere con acqua di vermicelli di frumento io tra l'altro sentirei l'odore a distanza di km, e in più vanno sciacquati sotto acqua corrente fredda dopo essere stati nell'acqua calda. In ogni caso, c'è una ricerca recente in cui hanno stabilito che nei cestelli multicottura la contaminazione da pasta di frumento è pressoché inesistente (credo sia una ricerca finanziata dall'aic emilia romagna). Sicché...
Silvano : ...c'è una ricerca recente in cui hanno stabilito che nei cestelli multicottura la contaminazione da pasta di frumento è pressoché inesistente (credo sia una ricerca finanziata dall'aic emilia romagna)... Alexandra De Paris cosa intendi per cestelli multicottura???... vorrebbe dire che utilizzare la stessa acqua non sarebbe un problema???
Alexandra : c è una ricerca finanziata da aic emilia romagna da qualche parte in merito, anche sui formaggi a crosta fiorita. io avevo gia letta sul web ma l ho vista anche postata qua da qualche parte.
Alexandra : ho già inserito due volte il link alla ricerca ma misteriosamente scompare...
Alexandra : vediamo se così va meglio. copio e incollo
Alexandra : Nota su quanto riportato: questa pagina e' stata pubblicata sul sito dell'AIC Emilia Romagna (a questo indirizzo http://digilander.libero.it/ormaur/determinazione_glutine.htm) da cui e' stata scaricata, ma attualmente non e' piu' reperibile, presumo per motivi tecnici, quindi la riportiamo di seguito esattamente come era. Aspetti pratici della determinazione di glutine in alimenti Stefania Iametti, Francesco Bonomi, Laura Scafuri L'AIC-Emilia Romagna ha finanziato la determinazione del glutine presente in due tipologie di alimenti ove tale composto potrebbe essere presente e non si erano mai fatte valutazioni oggettive. I risultati ottenuti verranno descritti brevemente nei paragrafi seguenti. 1. Formaggi a crosta fiorita Con questo tipo di indagine si è voluta determinare la quantità residua di glutine presente in diversi tipi di formaggio a crosta fiorita reperibili in commercio. In questo lavoro è stata determinato anche il contenuto di glutine nei due tipi di Gorgonzola, piccante e dolce, presenti in commercio. Queste ultime determinazioni completano precedenti indagini nelle quali era stato determinato il contenuto di glutine nelle colture fungine impiegate nella produzione di gorgonzola. Le determinazioni sono state eseguite utilizzando un kit immunoenzimatico, dopo trattamento del campione da analizzare secondo procedure messe a punto precedentemente in questo laboratorio su alimenti simili a quelli oggetto d'indagine. Nel caso dei formaggi a crosta fiorita bianca, (Camembert, Alpino, Camoscio d'oro, Brie) è stato prelevato un campione comprendente la crosta. Nel caso dei campioni di gorgonzola sono invece stati impiegati campioni privi di crosta. Il contenuto di glutine presente nei formaggi a crosta fiorita da noi analizzati risulta molto basso, rientrando spesso entro i limiti di un prodotto naturalmente privo di glutine. Questo ovviamente non significa che automaticamente tutti i formaggi a crosta fiorita possano essere consentiti nella dieta del celiaco, ma che una loro esclusione a priori non è giustificata. È pensabile un loro inserimento dopo un vasta campionatura dei diversi formaggi tenendo conto anche dei marchi commerciali e avendo informazioni certe sulla storia tecnologica dei questi prodotti. Nel caso del Gorgonzola viene invece riconfermato come il contenuto di glutine presente nel prodotto finale sia al di sotto dei limiti più rigorosi attualmente stabiliti per un prodotto gluten-free. Questa indagine è stata completata determinando il contenuto di glutine in un formaggio a limitata diffusione quale il "Folepì" la cui crosta viene coperta con farina di frumento. In questo caso il campione di formaggio "Folepì" è stato analizzato sia con la crosta che senza crosta, al fine di valutare la quantità di glutine presente sulla crosta ed eventualmente trasferibile nella parte edibile del prodotto. I risultati indicano che Il formaggio "Folepì", a differenza di quelli considerati in precedenza, costituisce un prodotto da considerare "a rischio" per il celiaco. La possibilità di contaminazione della parte edibile da parte del glutine presente sulla crosta infatti costituisce un rischio non trascurabile. 2. Alimenti privi di glutine cotti in cestelli multicottura usati per la cottura di campioni di pasta di grano Nella presente indagine si è voluto determinare il contenuto di glutine in pasta gluten-free o in riso, cotti in cestelli multicottura, simulando ciò che può avvenire in cucine della ristorazione collettiva. L'obbiettivo di questo lavoro è stato quello di evidenziare una possibile contaminazione di questi prodotti (privi di glutine) in conseguenza della cottura in acqua in cui precedentemente era stata cotta pasta di semola o pasta all'uovo. Questo lavoro (che apparentemente sembrava richiedesse la semplice applicazione di protocolli consolidati) in realtà, ha comportato la messa a punto di complicati protocolli originali di trattamento del campione prima della determinazione ELISA. Ciò si è reso necessario a causa della presenza di sostanze interferenti nei campioni, generatesi in conseguenza del processo di cottura. La possibile contaminazione da glutine di campioni di riso o di pasta gluten-free derivante dalla loro cottura in acque dove erano state compiute precedentemente 10 cotture indipendenti di campioni di pasta di semola o pasta all'uovo è stata evidenziata sia determinando qualitativamente e quantitativamente le proteine rilasciate nell'acqua di cottura, sia ricercando la presenza di glutine nei campioni di riso e di pasta gluten-free cotti nelle condizioni indicate in precedenza. Nel suo complesso questa indagine ha indicato che la possibilità di una contaminazione con glutine in conseguenza dell?uso di cestelli multicottura appare minima, soprattutto in considerazione della qualità e della quantità delle proteine rilasciate da paste commerciali di natura e qualità diversa.
Manuela : scusate l'ignoranza ma che cos'è un formaggio a crosta fiorita?????
Alexandra : leggi la ricerca incollata sopra
Manuela : tipo brie o gorgonzola??? poi io il brie l'ho mangiato parecchie volte, non pensavo potessero esserci problemi ...
Alexandra : io pure, la ricerca l'han fatta proprio per verificare con sicurezza che non ci siano problemi.
Manuela : meno male.. : -)))))))
Alexandra : ;-))
Giuseppe : Scusa Alexandra allora si posono mangiare? ho sempre saputo che tutti i formaggi freschi e con crosta sono permessi...
Silvano : ... ma spetterei che anche l'Aic nazionale confermi queste ricerche!!!... mi sembra che il fatto piu' importante sia quello della cottura della pasta!!!...sarebbe una gran bella cosa!!!...
Manuela : davvero sarebbe una piccola rivoluzione per noi!! si potrebbe cuocere insieme la pasta di tutta la famiglia e anche i ristoranti non potrebbero più fare tante storie per un piatto di pasta gf!!!!!
Alexandra : ragazzi non chiedete a me!! io ho solo letto la ricerca!
Alexandra : io non la trovo una rivoluzione, semplicemente penso che continuerò a cuocermi le mie cose da parte come ho sempre fatto ma quando mangio fuori son più tranquilla se eventualmente venisse usata la stessa acqua (a parte che io mangio sempre secondi).
Manuela : è ovvio che continueremo a fare come sempre.. però se ci fosse una conferma ufficiale sarebbe una cosa IMPORTANTE! anch'io fuori prendo solo secondi..mi fido abbstanza poco..
Alexandra : io li prendo perché è la cosa più semplice da fare, non perché non sono tranquilla, del resto non cerco pasta senza glutine o similari al ristorante, diventa troppo vincolante e non mi piace nemmeno molto. Unica eccezione, riso e spaghetti di soia e riso al ristorante cinese :-) ma chi la deve dare la conferma ufficiale? è una ricerca dell'associazione. Comunque non ho capito una cosa, a casa vostra vorreste cuocere la pasta senza glutine con quelle normale???
Fabio : Grazie Alexandra...........niente cottura mista di pasta in casa, ma al ristorante mi siederei con più tranquiliità.....grazie ancora!!!
Silvano : ...Alessandra Alexandrami riferivo al fatto che sarebbe molto piu' semplice per i ristoratori e anche per noi l'alimentazionie fuori casa!!!
Alexandra : mi riferivo a quello che scriveva michela "si potrebbe cuocere insieme la pasta di tutta la famiglia"... per il resto... probabilmente sarebbe più semplice, sicuramente per quel che riguarda il pericolo contaminazioni da acqua di cottura in generale... anche se comunque, trovo estremanente frustrante l'idea di dover cercare il piatto di pasta a tutti i costi, molto più rilassante cercare tra ciò che è senza glutine di per sé... nel mio caso la celiachia è diventata molto meno frustrante non cercando i sostitutivi di ciò che contiene glutine ma optando per una alimentazione orientata verso ciò che di per sé glutine non ne contiene. Poi ovvio, c'è il discorso contaminazioni e ingredienti non voluti, ma è un altro problema... di recente non ho potuto mangiare una minestra di verdura perché addensata con la farina. MA PERCHE??? io propongo una campagna in cui si invitano cuochi chef e quant'altro a iniziare a usare farine naturalmente orive di glutine: che sono altrettanto buone ma che renderebbero accessibili a noi celiaci un sacco di piatti che sarebbero senza glutine ma che così diventano proibiti. Per cosa poi? Per un risultato che puoi ottenere ugualmente con farina di riso, fecola di patate, maizena etc...
Fabio : .....per uno come il sottoscritto che ama la pasta sopra ad ogni cosa non potrebbe mai andare al ristorante a mangiare carne e verdure....per cui l'articolo che hai pubblicato mi è stato di grande aiuto psicologico.....grazie Alexandra
Alexandra : bene, mi fa piacere! anche se - dal mio punto di vista ovviamente - la celiachia implica un cambio di mentalità o comunque spirito di adattamento per viverla più serenamente e sentire meno le privazioni. Nel senso che diventa una limitazione dover per forza cercare il piatto di pasta senza glutine, molto meglio essere liberi di trovare pressoché ovunque pesce carne o verdure.